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La cultura giapponese ha portato allo sviluppo di una cucina dai tratti unici e ricercati capace di mantenere intatti i rapporti con le antiche tradizioni e nel contempo adatta ai ritmi serrati della vita nel Paese del Sol Levante.
I giapponesi sono soliti mangiare fuori casa nei vari ristoranti che si possono trovare nelle città o addirittura gustare cibi pronti per strada, questo è dovuto al fatto che, a volte, le piccole cucine delle abitazioni sono scomode da utilizzare e che gli impegni che costellano la frenetica vita di un giapponese lo spingono ad adattarsi a questo stile di vita.
In Giappone troviamo diversi tipi di ristoranti, alcuni anche molto economici; la cosa migliore sotto il profilo del risparmio è quella di ordinare la stesso piatto che le persone del luogo stanno consumando; tra ristoranti cinesi e spaghetterie troviamo anche eleganti hotel con una cucina molto raffinata.
Dal dopoguerra ad oggi riprende il consumo di carne; molto apprezzata, soprattutto a Nausei, è quella di maiale che viene spesso accompagnata da salse piccanti.
Le tradizioni culinarie giapponesi vengono mantenute saldamente in quasi tutto il Paese, solo nelle grandi città troviamo influenze della cucina occidentale, i giapponesi hanno infatti tratti nazionalisti che li portano a vedere gli stranieri (gaijin) come non adatti a possedere la raffinata educazione ed i modi pacati che li contraddistinguono; il rispetto nei confronti dei gijin è comunque sempre impeccabile.

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Hanami

In primavera, quando fioriscono i ciliegi, in Giappone si celebra un vero e proprio evento. Nella lingua giapponese la parola “hanami” significa letteralmente “guardare i fiori”, un rito millenario che si ripete ancora oggi ogni anno, fra marzo e aprile, da nord a sud in tutto il Giappone.

Quest’evento è così sentito che fin da inizio marzo in tv vengono spesso trasmesse le previsioni per la fioritura dei ciliegi. Il pieno della fioritura dura solo pochi giorni, durante i quali i giapponesi si radunano nei parchi per mangiare e bere tutti insieme sotto gli alberi in fiore per celebrare l’arrivo della primavera immersi nella natura.

In questo periodo dell’anno si possono ammirare paesaggi meravigliosi, così belli da mozzare il fiato. Non a caso la primavera è la stagione preferita dai turisti che ogni anno si recano in Giappone da tutto il mondo per vedere i famosi sakura, i fiori di ciliegio.

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Monte Fuji

Il Monte Fuji, simbolo del Giappone con il suo cono vulcanico quasi sempre innevato, è entrato a far parte dei Patrimoni dell’Umanità Unesco. Il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunitosi quest’anno a Phnom Penh in Cambogia, ha riconosciuto al vulcano giapponese l’importanza culturale oltre alla bellezza naturale e paesaggistica, da tempo immemore fonte d’ispirazione di numerose opere d’arte. Oltre ad essere la montagna più alta del Paese, con la sua vetta a 3776 metri di quota, il Fuji è ritenuto sacro dagli shintoisti, che lo considerano meta di pellegrinaggio.
Situato fra le prefetture di Shizuoka e Yamanashi, la sua vetta è visibile da vaste aree del Giappone, compresa la metropoli di Tokyo, e nelle giornate serene offre paesaggi davvero straordinari.

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